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Atene - Zona sud, La Stoà, Piantina Atene

disegno



Atene


Introduzione

Atene nasce, come piccolo villaggio abitato, nel neolitico. Infatti a questo periodo risalgono i più antichi ritrovamenti scoperti sull'Acropoli, formazione rocciosa naturale che si eleva circa 150 m sul livello del mare. Da questo stato primordiale, Atene si sviluppa nel tempo sotto il dominio miceneo (popolazione dalla quale viene ufficialmente fondata e fortificata), raggiungendo nel V sec. a.C. il suo massimo splendore. Il nome della città si deve alla dea Atena, protettrice della città. Dopo aver visto l'alternarsi di monarchie, oligarchie (arconti), tirannie e repubblica, nel periodo aureo della sua esistenza Atene risulta strutturata nel seguente modo:

a sud: si trova la zona adibita ai templi ed ai monumenti;

a nord: si trovano l'agorà e le varie zone istituzionali, artigianali e commerciali;



a nord-est: si trovano i quartieri residenziali della città;

fuori dalle mura a nord-ovest: si trovano l'accademia di Platone, l'antico cimitero e l'area degli artigiani della ceramica;

a sud-ovest della polis: si trova il porto.

La città è circondata da possenti mura, che comprendono anche il porto e le vie di comunicazione fra questo e la città-stato. Inoltre è presente un'altra cinta muraria che circonda l'Acropoli.

La disposizione degli edifici è legata in particolar modo al territorio e non v'è una precisa logica nell'urbanizzazione. Infatti, l'idea di spazio che l'architettura e la città greca in generale riflettono trova una sintesi teorica nel pensiero aristotelico, con la concezione di un universo finito nel quale i corpi celesti e le cose terrene sono ciascuno autonomo in se stesso, senza altro legame reciproco.

A conferma di quanto detto, nei quartieri abitati, botteghe, abitazioni, stalle e baracche convivono tutte ammassate in modo casuale. Come nelle altre città greche, città e campagna non sono spazi rigorosamente distinti. I campi si trovano a ridosso delle case, gli orti stanno, non di rado, all'interno del centro abitato.

Le strade della città sono strette, buie e il passaggio è proibitivo per più di un uomo in sella a un asino (eccetto alcune strade principali). La conformazione geologica implica inoltre che le strade siano tortuose e in salita. Non vi sono selciati e le strade sono polverose o fangose, non esistono acquedotti e fognature; inoltre sono poche le fontane da dove attingere acqua potabile.

La concezione dello stato ateniese di libertà del cittadino che partecipa attivamente alla vita politica fa sì che le costruzioni adibite a questo tipo di attività siano allo scoperto.

Zona sud

La zona inferiore della città è adibita alla collocazione dei templi e dei monumenti. Ne fanno parte il complesso dell'Acropoli e alcuni templi o altari situati a valle.


Acropoli

Nata come zona abitativa, l'Acropoli viene convertita  in un luogo simbolico della religione. Come già detto, la zona è circondata da mura e, rispecchiando l'idea di urbanistica accennata, l'Acropoli di Atene mostra una certa casualità nella distribuzione dei templi, legata più alla natura del terreno e al significato mitico e sacro attribuito ai luoghi, che ad un sistema strutturato di relazioni reciproche.

Fanno parte del complesso dell'Acropoli ateniese:

i Propilei;

il tempio di Atena Nike

il Partendone: progettato da Ictino e Callicrate e voluto da Pericle, è costruito interamente in marmo pentelico e ha un estensione di 70 x 31 metri circa; l'ordine dorico della costruzione è addolcito e reso estremamente elegante grazie alle proporzioni studiatissime, agli espedienti utilizzati per correggere le aberrazioni ottiche determinate dall'enorme massa dell'edificio, e all'impiego di elementi dell'ordine ionico. Il colonnato esterno presenta otto colonne sulle facciate e diciassette sui lati lunghi. Lo spazio interno è occupato dalla cella, divisa in tre navate da un colonnato a due ordini sovrapposti, e da un ambiente destinato a ospitare il tesoro della lega delio-attica, ornato da quattro colonne ioniche. L'apparato scultoreo, progettato da Fidia, comprende la grande statua di Atena in oro e avorio, posta nella cella, e la decorazione architettonica. Le novantadue metope del fregio dorico raffigurano le battaglie dei giganti, delle amazzoni, dei centauri, e la distruzione di Troia. Il fregio ionico, sul muro esterno della cella, raffigura nei 160 metri del suo sviluppo la processione delle Panatenee, conclusa di fronte agli dèi che assistono alla consegna del velo per l'antica statua di Atena Polìade. Sui frontoni ci sono a est la nascita di Atena, a ovest la disputa fra la dea e Poseidone per il possesso dell'Attica.

l'Eretteo

la statua di Atena Promachos (Atena protettrice): enorme statua (alta 7 9 metri) realizzata da Fidia.

Nella zona pianeggiante (considerabile parte dell'agorà) invece troviamo:

l'altare dei dodici dei: altare dedicato a dodici divinità (si pensa a quelle dell'olimpo) costituito da un basso muro di pietra. Viene considerato il centro della città e il punto da cui partono tutte le misurazioni delle distanze da Atene.

il tempio di Afrodite Urania: comprende un elegante altare di marmo, trovato nel 1981, che fa pensare alla presenza del tempio (una statua di Afrodite scolpita da Fidia viene anche menzionata da Pausania);

il tempio di Apollo Patrςos: attribuito inizialmente a Teseo, è costruito in marmo pentelico ed è il tempio greco meglio conservato.


Zona Nord

La zona superiore della città è adibita allo svolgersi delle attività quotidiane. Si trovano quindi edifici di vario tipo adibiti alla conversazione, allo svolgimento di varie mansioni, ecc.

Fra questi possiamo osservare:

lo Strategéion: è il quartier generale dei 10 strateghi (che effettivamente detenevano il potere);

il Thòlos: largo e cilindrico edificio adibito a sfamare e a far pernottare parte dell'esercito;

il Buleutérion: è destinato alle riunioni della bulè (organo giudiziario);

il Metròon: galleria simile alla stoà dove vengono depositati i responsi della bulè; è un archivio di informazioni giuridiche e legislative;

la Helìaia: larga piazza dove gli amanti ateniesi ricorrevano alla giustizia;

il Teatro di Dioniso: è situato alla base dell'Acropoli, vicino al Buleutérion;

la Zecca: luogo di coniazione della moneta ateniese;

la Bèma: è il luogo dove parlano gli oratori su piedistallo o palco; nella Bèma è permesso predicare, inveire, proporre leggi da votare e fare accuse;

le Stoà: portici con funzione di riparo e incontro; sono formati da colonnati e sono internamente dipinti su pannelli di legno che rivestono alcune parti delle pareti interne; sono anche usati per dare un ordine formale all'insieme eterogeneo degli edifici descritti.


La Stoà

Zona nord-est

I quartieri abitati sono costituiti da case molto meno comode, sontuose e confortevoli dei templi della zona nord.

Atene nel v secolo conta più di diecimila case, che per lo più assomigliano a poveri ripari. Ricche case borghesi sono poco numerose databili però al secolo successivo.

Case popolari

Non sono altro che  umili rifugi. Composte da una tettoia, da uno o più locali di piccole dimensioni, che servono anche come laboratorio o da bottega, sono costruite in legno o in mattoni in crudi o con sassi e malta. Queste case sono quasi tutte date in affitto e, quando i locatori si mostrano insolventi, i proprietari ricorrono a metodi energici e sbrigativi, facendo togliere la porta o scoperchiare il tetto.

I tetti delle case povere sono ricoperti di paglia impostata con argilla. Per lo più sono a terrazza e, se riparano dalla pioggia, non riparano dal freddo.

Quartieri più eleganti

Nei quartieri più eleganti, le case sono più vaste,articolate intorno ad un cortile centrale, ingentilito da un portico e fornito di pozzo. Spesso una parte della dimora ha un piano rialzato, riservato alla camera nuziale e alle stanze delle donne (gineceo). Il pianterreno è riservato al padrone di casa e ai suoi ospiti. È detto androcèo (andro = uomo) e ha il centro nel mègaron, una grande sala, a volte fornita di focolare. Le case non hanno le cucine all'interno della casa ma esiste un braciere fisso. I pavimenti sono in terra battuta o lastricati e vengono poi ricoperti con stuoie e tappeti. Le mura delle case sono intonacate di calce, con pochi o senza abbellimenti. I tetti delle case borghesi hanno il tetto fatto con le tegole, non tanto diverse da quelle usate tuttora, disposte sopra graticci. È possibile perfino spostare le tegole dall'interno in modo di fare uscire fumo o fare entrare calore.


Il porto

Detto anche Pireo, viene attribuito all'architetto e filosofo Ippodamo di Mileto, che gli ha conferito una struttura urbanistica geometrica, con strade che si intersecano ad angolo retto, raggiungendo così gli isolati abitativi in quadrati o rettangoli. Oltre al Pireo ci sono i due porti militari: il porto di Zea e il porto di Munichia, che servono come da arsenali riparati e fortificati; nella baia del Cantaro sorge invece un emporio commerciale che è il centro della vita economica di tutto l'Oriente. Il Pireo è un grande mercato all'ingrosso fornito di vasti magazzini e depositi, dove si accumulano e si contrattano le grosse partite di merci importate o da esportare, e dove gli armatori di navi, i mercanti, gli artigiani, gli industriali, i cambiavalute con le loro attività arricchiscono se stessi e lo Stato. È insomma un centro pulsante di vita, indispensabile per la sopravivenza di Atene e di tutta l'Attica.

Per suggerimento e impulso di Temistocle il porto è strettamente unito alla città da una grande e comoda strada, e porto e strade e città sono circondati, per volere di Pericle, da una poderosa cinta difensiva che ne fa un'unica fortezza facile da difendere.

Piantina Atene



1. Cosiddetto Strategéion; 2. Thòlos; 3. recinto degli eroi eponimi; 4. portico del Metròon; 5. buleutérion; 6. Efaistiéion; 7. tempio di Apollo Patrços; 8. edificio ellenistico; 9. tempio di Afrodite Urania; 10. Horos del Ceramico; 11. stoà di Zeus Eleutérios; 12. altare dei dodici dèi; 16. stoà di Attalo; 17. Bèma; 18. zecca; 19. ninfeo; 21. stoà est; 22. stoà sud; 23. cosiddetta Helìaia; 24. fontana sud-ovest; 25. stoà di mezzo.





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