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UN AIUTO PER ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO

pedagogia



UN AIUTO PER ENTRARE NEL MONDO DEL LAVORO


Non solo i giovani più capaci che hanno frequentato la scuola speciale possono avere bisogno d'aiuto nell'inserimento nel mondo del lavoro.

In questo capitolo descriverò le principali strutture che aiutano le persone (giovani e non) che per vari motivi (difficoltà varie, immigrazione, incidente, provvedimento AI, ecc.) hanno problemi nell'inserimento nel mondo del lavoro o devono esservi reinserite.



1 Il pretirocinio di orientamento


È un corso della durata di un anno destinato ai giovani che giunti al termine dell'obbligatorietà scolastica non sono in grado di iniziare un tirocinio.



Tenuto conto dell'obiettivo, l'inserimento in un tirocinio federale, sono consid 616d38g erati in primo luogo gli allievi di quarta media con o senza licenza, per i quali non si ritiene opportuna la ripetizione dell'anno.

In via subordinata si considerano gli allievi delle classi precedenti giunti al termine dell'obbligatorietà scolastica, per i quali non si ritengono opportuni la ripetizione dell'anno o il passaggio alla classe successiva.

La domanda d'ammissione, per il tramite di un'apposita scheda, dev'essere indirizzata alla Divisione della formazione professionale dall'orientatore scolastico e professionale in collaborazione con gli operatori del sostegno pedagogico o del corso pratico, entro la fine di giugno.

Il programma del corso comprende una preparazione alla scelta professionale (orientamento professionale), matematica, italiano, informatica, lingue, cultura generale ed educazione fisica.

La formazione è strutturata in una parte scolastica (mediamente due giorni la settimana) e in una lavorativa (mediamente tre giorni la settimana), organizzata in attività di laboratorio o in periodi di pratica in azienda. Al termine del corso viene rilasciato un attestato di frequenza ed è richiesto un contributo per il materiale scolastico.



2 Il pretirocinio di integrazione


È un corso della durata di un anno che ha lo scopo di favorire l'integrazione dei giovani di altra lingua che giunti da poco in Ticino, non possiedono ancora gli strumenti linguistici e scolastici minimi per affrontare un tirocinio federale.

Sono considerati i giovani di lingua straniera prosciolti dall'obbligo scolastico, che non hanno mai frequentato o solo per un breve periodo (meno di due anni) una scuola in lingua italiana.

La domanda di ammissione, di regola, avviene per il tramite dell'orientatore professionale, del direttore o dei docenti della scuola media frequentata o di un rappresentante di un ente sociale o umanitario.

Il programma del corso comprende italiano, cultura generale, matematica, lingue, educazione fisica, preparazione alla scelta professionale ed orientamento professionale. Sono inoltre previsti degli stages orientativi e laboratori pratici in diversi settori professionali.

Durante la formazione di base, il tirocinio o la scuola a tempo pieno, agli allievi di altra lingua sono offerti corsi di recupero in italiano, tedesco e francese. Agli allievi e alle loro famiglie è fornito un appoggio nella fase di ricerca del posto di tirocinio.

I giovani che trovano un posto di lavoro nel corso dell'anno scolastico, possono stipulare un contratto di pretirocinio che prevede tre giorni di lavoro e due di scuola alla settimana.

Al termine del corso viene rilasciato un attestato con le valutazioni scolastiche e quelle sulle esperienze professionali, è inoltre richiesto un contributo per il materiale scolastico.



3 Il semestre di motivazione


È un provvedimento (previsto dalla Legge Assicurazione contro la disoccupazione) che combina occupazione e formazione e mira ad aiutare i giovani disoccupati nella scelta di una formazione e ad inserirli nel mondo del lavoro.

I destinatari sono i giovani tra i 16 e i 22 anni che al termine dell'obbligo scolastico non hanno trovato un posto di lavoro e si sono iscritti alla disoccupazione, oppure giovani che hanno interrotto l'apprendistato.

Il programma si prefigge di effettuare un'analisi della situazione personale del giovane, definire il futuro obiettivo professionale con l'aiuto dell'orientamento scolastico e professionale, effettuare test attitudinali e periodi di stage in azienda. Si verifica inoltre, con un lavoro di otto ore al giorno, se i desideri e le capacità del giovane corrispondono.

Si organizzano otto ore di lavoro giornaliere (senza tuttavia riprodurre schemi e orari scolastici) sotto forma di lavori pratici in atelier, programmi d'occupazione temporanea, corsi d'introduzione alle professioni e stages.

In questo modo il partecipante è introdotto nel mondo del lavoro, lo si sensibilizza verso aspetti quale la disciplina, gli orari, le regole; sono inoltre previste ore di recupero scolastico.

I partecipanti che abbandonano il provvedimento a favore di un posto di tirocinio o di lavoro possono essere accompagnati durante un periodo massimo di sei mesi dopo il loro inserimento.

Di regola la durata del provvedimento è fissata a sei mesi, prolungabile all'occorrenza fino ad un massimo di dodici.

Il programma ha sede a Bellinzona ed è organizzato dall'Ufficio Misure Attive della sezione del Lavoro, in collaborazione con la Divisione della Formazione Professionale.


4 Il centro di formazione professionale e sociale (CFPS) a Gerra Piano


Il centro per la formazione professionale e sociale (CFPS) è un istituto che accoglie circa sessanta persone tra i 16 e i 50 anni. Per poter accedere al CFPS è necessario un provvedimento professionale da parte dell'Assicurazione Invalidità (AI).

Gli obiettivi dell'istituto per l'utenza sono la valutazione delle possibilità di (ri)formazione professionale e l'offerta di progetti di formazione individualizzati sul piano personale, professionale e sociale.

All'interno del CFPS lavorano circa 40 persone suddivise tra personale amministrativo, psicologa-orientatrice, medico, maestri socio-professionali, educatori e addetti ai servizi generali.

La formazione al CFPS prevede due fasi: osservazione/orientamento e formazione professionale. La prima fase prevede due momenti: osservazione generale e osservazione specifica nei settori.

L'osservazione generale serve a stabilire se l'utente possiede i requisiti minimi da un punto di vista medico, pratico e scolastico per iniziare un'osservazione specifica nei settori, solitamente dura 1 mese.

L'osservazione specifica nei settori serve a stabilire se l'utente possiede le capacità per iniziare una formazione nella professione specifica, solitamente dura 2 mesi.

Lo scopo della formazione professionale è quello di apprendere una professione o parte di essa secondo le possibilità del singolo. La durata varia tra i 6 mesi (riallenamento) e un massimo di 4 anni (apprendistato) ed esistono diverse possibilità:

La preformazione dura circa un anno, è indirizzata soprattutto ai giovani che non hanno mai svolto o terminato una formazione ed ha lo scopo di prepararli ad un apprendistato.

Il riallenamento consiste nel riabituare l'utente ai ritmi e alle procedure di lavoro normali nella professione precedentemente svolta e dura generalmente 6 mesi.

La formazione professionale, a dipendenza del tipo di formazione scelta, dura dai 2 ai 4 anni e permette di conseguire un attestato di formazione empirica (2 anni), un attestato di tirocinio pratico (un ulteriore anno) o un attestato federale di capacità (2 - 4 anni).

Al fine di confrontarsi con la realtà del mondo del lavoro, durante la formazione sono organizzati degli stages presso ditte private o enti pubblici. Vi è pure la possibilità di svolgere la formazione direttamente presso un'azienda, beneficiando dei vari servizi proposti dal CFPS.



4.1 L'offerta di formazione La Scala


La Scala è un'offerta di formazione fatta dal Centro per la Formazione Professionale e Sociale (CFPS) ai giovani segnalati dall'assicurazione AI. Accoglie al massimo 7 giovani tra i 16 e i 20 anni circa.

Presso La Scala i giovani sono aiutati ad orientarsi, scegliere una professione e definire il loro percorso formativo. Vivendo in una piccola comunità imparano a gestire la propria esistenza e tutto ciò che comporta la presa a carico della propria persona, tramite percorsi di sviluppo dell'autonomia personale.

All'interno della Scala lavorano 7 operatori sociali tutti a tempo parziale. Garantiscono la presenza sia durante la giornata, sia durante la sera e la notte.

La giornata alla Scala è divisa in due: al mattino si lavora in gruppo o si fanno stages nel mondo del lavoro, mentre il pomeriggio c'è la scuola di autonomia basata sulla discussione e lo sviluppo di temi di formazione e messa in pratica delle conoscenze riguardanti la vita quotidiana.

La formazione dura solitamente un anno, al massimo un anno e mezzo e comprende 6 settimane di vacanza. I giovani vivono nell'appartamento della Scala dal lunedì al venerdì e rientrano in famiglia ogni fine settimana.

Oltre alle attività regolari programmate durante tutto l'anno, sono previste altre attività specifiche come alcuni fine settimana con escursioni o visite in gruppo e una settimana di vacanza da organizzare e compiere insieme.

Di regola l'ammissione avviene ad inizio settembre e a gennaio, ma prima di iniziare la formazione alla Scala ogni giovane svolge un periodo di stage d'una o due settimane. Dopo questo stage si organizza un incontro con tutte le parti interessate e si decide se e quando avverrà l'ammissione.



5 Considerazioni personali


Oggi maggiormente che in passato sempre più giovani provenienti da una scolarizzazione normale trovano difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro.

I motivi possono essere di diversa natura, come ad esempio la crescente difficoltà dei tirocini federali, la lingua per chi proviene da altri paesi, oppure indecisione, difficoltà scolastiche o semplicemente impossibilità di trovare un posto di tirocinio nella professione desiderata.

Come già si diceva per le scuole speciali, oggi le forme d'aiuto sono più numerose rispetto al passato. Direi che si può notare che ci sono più giovani che hanno bisogno di strutture e che le stesse hanno cercato di adattarsi alla domanda crescente diventando sempre più numerose.

Io stesso alla fine della scuola dell'obbligo, ho avuto diversi problemi nella scelta della strada da seguire e ricordo che i vari provvedimenti sopra descritti non esistevano ancora.

Ho trovato molto interessante e completo il Centro di Formazione Professionale e Sociale di Gerra Piano, destinato ai giovani e meno giovani con un provvedimento dell'AI. L'obiettivo principale del centro è senz'altro quello di evitare un sovraccarico di persone totalmente dipendenti dall'AI, offrendo loro una riqualifica professionale o un aiuto nell'affrontare il mondo del lavoro.

Penso di poter affermare che la comparsa di queste varie forme d'aiuto sia dovuta ai problemi che gravano sul mondo del lavoro (tra questi anche la stagnazione dell'economia) e alla conseguente difficoltà delle persone più deboli nell'affrontarli.

Sia per chi ha frequentato la scuola speciale, sia per chi ha svolto le scuole normali, oggigiorno esiste dunque un "ponte" che conduce al mondo del lavoro. La differenza è che per le scuole speciali questa forma preparatoria (preformazione, COP, ...) esiste da molto più tempo, visto che si è presto reputato necessario un orientamento e una preparazione professionale per queste persone.

Per gli altri casi (fine della scuola media, giovane che interrompe il tirocinio, ...) solo da qualche tempo esistono diversi tipi di pretirocinio, perché in questi ultimi anni anche un numero crescente di persone con una scolarizzazione normale alle spalle necessita di un aiuto per inserirsi nel mondo del lavoro.





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