La Cilicia
Abbiamo
attestazioni della sua presenza già dall'VIII secolo a.C. dei suoi rapporti con
gli Ittiti e poi con gli Assiri. Dopo la decadenza di quest'ultimo impero
divenne prima stato vassallo e poi satrapia dell'impero Persiano, fino alla sua
conquisa da parte d'Alessandro. Infine fu contesa dai Tolomei e Seleuc 232d39c idi.
Proprio la decadenza di quest'ultime due grandi potenze, fece espandere l'ombra
della pirateria.
La Cilicia, in particolar modo la regione Aspera (zona montanara), già dal II secolo
a.C. aveva suscitato vive preoccupazioni nella politica estera romana. Da
ricordare che proprio la politica di Roma l'aveva favorita bloccando la sfera
d'azione di Antioco III di Siria aldilà della catena del Tauro. Per correre ai
ripari Roma diede carta bianca con una legge speciale, la lex Gabinia del 67 a.C. , a Pompeo su tutte le
coste del Mediterraneo. Egli in 40 giorni sgominò la pirateria del Mare Nostrum
e poi in solo tre mesi distrusse le flotte e ne occupò le basi dei pirati della
Cilicia Aspera.
Così nel 62 a.C. fu istituita come
provincia, essa comprendeva le regioni: Aspera, Piana, Pisidia, Panfilia,
Isauria, Licaonia e (dal 58 a.C.)
l'isola di Cipro.
Il primo operato di
Pompeo fu il riassetto della popolazione:
- La città di Soli Pompeiopolis
- Tarso divenne la residenza del
governatore
- Selinunte dopo la morte di Traiano prese il nome di Traianopoli
Sotto Arcadio la
provincia fu suddivisa :
- Cilicia Prima Tarso
- Cilicia Seconda Anazarbos
- Isauria Seleucia
Prima d'Arcadio, la
suddivisione della Cilicia fu iniziata da Antonio nel 36 d.C. (suddivisione con
i suoi alleati: Cleopatra) e anche con Vespasiano.
Le risorse
principali della Cilicia sono:
- Prodotti agricoli zafferano
- Legname foresta del Tauro: costruzioni navali
- Tessitura del lino
- Cilicio dura stoffa di pelo di capra
I porti, ex covi
dei pirati, assicurarono un buon flusso commerciale per molto tempo.
Urbanizzazione e opere stradali
Lo sviluppo viario
fu affrontato dall'età Flavia (Vespasiano) fino al totale completamento sotto
Adriano. Essa fu anche integrata nella rivalutazione delle città, infatti sono
molto famose le strade colonnate presenti quasi in tutte le città della
Cilicia.
Ci furono comunque
molte città che furono ristrutturate in età imperiale:
- Seleucia sul Calicadno intensa attività portuale, culturale (Ateneo) e monumentale
(porta eretta in onore di Vespasiano)
- Elaiussa Sebaste l'appellativo Sebaste è l'equivalente in greco di Augusta
(relativo ad Augusto)
- Soli Pompeiopolis
- Tarso divenne il capoluogo della provincia
- Anazarbos divenne Cesarea e fu un'importante centro agricolo.
Architettura
- Cinte murarie abbiamo pochi ritrovamenti, come ad esempio a Korykos databile I
a.C al I d.C. o a Anemourion del IV d.C. . Oppure tramite le fonti, come nel
caso di Anazarbos e Pompeiopolis tramite testimonianze epigrafiche.
Comunque la maggior parte di esse fu costruita solo in epoca tarda,
eccetto una porta a tre fornici di Diocesarea del II d.C.
- Templi:
- Tarso tempio destinato ad ospitare le cerimonie connesse con l'annuale
svolgimento del Koinon della Cilicia (II - III d.C.). - Elaiussa tempio suburbano. -
Korykos Antron e i
suoi edifici. - Antiochia sul
Krogos tempio a
Vespasiano. - Diocesarea tempio a Tyche. -
Kestros tempio ad
Antonino Pio.
- Seleucia tempio del II secolo dedicato a Zeus e poi trasformato nel V d.C.
in chiesa degli Apostoli.
- Teatri vedi appunti Teatri ed
edifici per spettacoli