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IN ATTESA DELLA TV
1. Il Terzo programma
Proprio quando
Nuovo quadro ipotizzato:
Nel 1949 il direttore della Rai Sernesi ritenne che i tempi erano maturi, ed apre un dibattito sulle pagine del Radiocorriere: si tratta ancora una volta di dover insegnare ad ascoltare e ad amare la radio, ma più che un dibattito si trattava di un voler saggiare il terreno della critica letteraria.
A dirigere il Terzo programma fu Mantelli: il vero problema era costituito dalle frequenze, e moltissime città d'Italia non erano raggiunte dal segnale, che viaggiava su onde corte.
All'inizio le trasmissioni si limitano a 3 ore quotidiane, in fascia serale, in cui si susseguono percorsi storici, serate a tema. importante fu per questi anni la collaborazione di Carlo Emilio Gadda.
Osservazione: il Terzo canale non fu estraneo alle lotte politiche del tempo, ma qui le sinistre potevano esprimersi sottilmente attraverso l'arte.
Intanto cambia il rapporto fra la stampa e la radiofonia: la stampa si trova a dover riconoscere l'importanza del fenomeno radiofonico, e abbandona quell'atteggiamento diffidente e disinteressato degli anni precedenti. Nel frattempo poi gli abbonati continuavano a salire.
2. Il Festival di Sanremo: la nascita di una leggenda
Sebbene il fine della Rai fosse quello di educare, ottenne il suo maggior successo con un programma di intrattenimento: Sanremo. Alla fine del 1949 i dirigenti Rai chiamano a raccolta le più grandi case discografiche per salvaguardare il patrimonio musicale italiano dall'aggressione della musica straniera.
La prima edizione fu nel 1951, e vinse "Grazie dei fior".
Era un modo per salvaguardare anche gli
interessi della discografia italiana, e non bisogna dimenticare che con Sanremo
nascono concorsi a premi (come Dieci canzoni d'amore da salvare) e si
contribuisce alla diffusione di nuovi strumenti per l'ascolto musicale di massa
(
Sull'onda del successo di Sanremo,
Importante
ruolo di Sanremo: promuovendo la canzone italiana la
si difende dalla musica leggera tipica dei locali notturni (che non era gradita
al pubblico perbenista che
3. Sondaggi ed inchieste: conoscere per conoscersi
In America le prime rilevazioni sull'audience si hanno già a partire dagli anni 30, per iniziativa di Lazarsfeld;
In GB
In Italia i dirigenti Rai si convinsero ad
affidare la prima inchiesta di mercato alla Doxa solo nel 1952, per capire quale fosse l'immagine della radio
nell'immaginario collettivo popolare.
Cosa emerge dall'inchiesta:
i maggiori consumatori sono al Nord, dove il reddito è più alto e dove più famiglie possono permettersi la radio rispetto al sud e alle isole
l'acquisto della radio è un privilegio riservato alle famiglie di un ceto medio-alto (costava 30mila lire!)
si ascolta la radio soprattutto al lavoro; la maggior parte degli utenti la accende per captare una trasmissione in particolare, e sono molti anche quelli che continuano a cambiare stazione finché non trovano qualcosa che gli piace
è una novità rispetto al regime fascista che ad accendere la radio siano in genere i figli
i programmi preferiti sono i notiziari, seguiti a breve distanza dai programmi di intrattenimento
Quindi: l'immagine che
Gli abbonati erano più di 5000.
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