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LESIONI LEGAMENTOSE DELL'ARTICOLAZIONE ACROMION - CLAVEARE

medicina



LESIONI LEGAMENTOSE DELL'ARTICOLAZIONE ACROMION - CLAVEARE

La lesione dei legamenti dell'articolazione acromion-claveare è più freqente nei giovani adulti atletici.
Il meccanismo traumatico più frequente è la caduta sul moncone della spalla. La lesione va da una lussazione minima ad una rottura completa e può presentarsi sotto formaa di sublussazione o lussazione franca.
Nella sublussazione la rottura interessa in modo parziale o completo solo la capsula ed il legamento aacromion-claveare risparmiando i legamenti conoide e trapezoide.
Nella lussazione lo spostamento delle superfici articolari è notevole per una completa lacerazione dei legamento acromion-claveare e dei legamenti conoide e trapeziode sp 333b17d esso accompagnata da lacerazione del menisco fibrocartilagineo.
Gli spostamenti sono tipici: l'estremità laterale della clavicola si porta in alto sporgendo in vario modo dal sotto cute. A seconda dell'intensità delle forze in azione può risultare una di queste tre lesioni:
- stiramento: sono stirate o lacerate pochefibre dei legamenti acromio-claveari; l'articolazione rimane stabile
- sublussazione: rottura della capsula e dei legamenti acromio-clavicolari; l'articolazione appare instabile con lassità
- lussazione: rottura dei legamenti coracoclavicolari, della capsula e dei legamenti acromioclavicolari.

Segni clinici
- presenza di un gradino tra la faccia superiore dell'acromion e la faccetta articolare della clavicola
- presenza del segno del " tasto del pianoforte": alla pressione digitale l'estremità lussata della clavicola si mobilizza per ritornare in posizione iniziale non appena cessa la pressione.
- dolore locale
- Al controllo radiografico si nota la perdita della congruenza articolare.

Trattamento
Nelle sublussazioni è sufficente il trattamento conservativo tramite bendaggio tipo Desault per 3 settimane.
Nelle lussazioni franche in soggetti ancora giovani ed in età lavorativa si preferisce l'intervento chirurgico di riduzione e stabilizzazione dell'articolazione acromion-claveare con metodiche diverse a seconda dell'esperienza peronale del curante (fili di Kirschner, sindesmopessi coraco-claveare etc.).
La restitutio ad integrum in genere è facilmente ottenibile.




LESIONI LEGAMENTOSE DELL'ARTICOLAZIONE METACARPO - FALANGEA

La più frequente è senza dubbio la rottura del legamento ulnare collaterale del Iø raggio.
Questa lesione è causata da una abduzione forzata del pollice o dalla sua iperestensione e, se non riconosciuta, provoca una progressiva lussazione della articolazione metacarpo-falangea (MCF) con compromissione del meccanismo della pinza (pollice-indice) ed instabilità alla prensione.
Tale lesione si può presentare come semplice o completa a seconda della presenza o meno della interposizione di parti molli.
L'esame clinico deve essere accompagnato da un accertamento radiografico di conferma.

Trattamento Nelle lussazioni semplici il trattamento scelto è la riduzione incruenta: la manovra riduttiva prevede l'iperestensione della falange lussata , e spingendo sulla faccia dorsale della falange, si flette. Dopo controllo radiografico post-riduttivo e clinico della tenuta della riduzione si immobilizza in un gesso antibrachio-metacarpale per corca 10 giorni.
Se la riduzione incruenta fallisce o nel caso delle lussazioni complesse si interviene chirurgicamente.
Nel caso di lesione parziale del legamento collaterale ulnare si immobilizza in lieve flessione il Iø dito per almeno 4 settimane per rilasciare il legamento collaterale , se invece abbiamo una lesione totale del legamento collaterale ulnare accompagnata clinicamente da notevole instabilità, si opta per il trattamento chirurgico.


LESIONE DEL LEGAMENTO TIBIO - PERONEALE DISTALE

Raramente isolata, è generalmente prodotta da una rotazione esterna della caviglia supinata. Con una certa frequenza è associata ad una frattura del collo del piede.
La parte anteriore del corpo dell'astragalo allontana il perone dalla tibia soprattutto in extrarotazione.
I segni clinici sono generalmente modesti non presentando segni di sublussazione laterale, il movimento attivo e passivo della caviglia non esacerba la sintomatologia dolorosa tranne che in dorsiflessione esterna. La digitopressione dell'articolazione tibio-peroneale distale provoca dolore.
L'esame Rxgrafico standard può apparire per lo più negativo.
Se associata ad altre lesioni del comparto laterale della caviglia la sintomatologia dolorosa appare più evidente, ed il quadro radiografico presenta una diastasi del mortaio tibio-astragalico.
Regola fondamentale per un corretto trattamento è il ripristino completo della pinza tibio-peroneale ottenibile attraverso una sintesi con una vite obliqua o un filo di Kirschner.


LESIONE DEL LEGAMENTO TRASVERSO DELL'ATLANTE

Il legamento trasverso dell'atlante è teso in alto tra i due tubercoli ossei adiacenti alle faccette articolari dei condili dell'osso occipitale ed in basso tra i processi articolari che si uniscono all'epistrofeo.
Il dente dell'epistrofeo si articola con l'arco anteriore in avanti e con il legamento trasverso posteriormente. Questo legamento può lacerarsi nelle gravi lesioni avvenute in flessione improvvisa del rachide cervicale o rompersi a causa di eventi più o meno traumatici nei paazienti affetti da affezione infiammatorie croniche(artrite reumatoide).
In cso di rottura traumatica del legamento trasverso dell'atlante è possibile avere un interessamento compressivo del midollo spinale nell'area compresa tra l''arco posteriore dell'atlante ed il processo odontoideo. Tale lesione può essere sospettata in base all'anamnesi, al dolore locale in regione cervicale e nucale ed alla presenza di una spiccata contrattura della muscolatura cervicale.
Il quadro radiografico presenta in proiezione laterale un allargamento dello spazio tra la faccia posteriore dell'arco anteriore e l'odontoide che normalmente non supera i 4mm.
Il trattamento è sempre chirurgico(artrodesi C1-C2 o tra occipite e C1) preceduto o meno da un periodo di trazione cranica.


Bibliografia

Fratture e lussazioni
De Palma
Verducci Editore 1982


Trattamento pratico delle fratture
Ronald Mc Rae
Documentazione Scientifica Rorer


Traumatologia
Scapinelli
Cedam, Padova 1984


Manuale dell'osteosintesi
Muller, Allgower, Schneider, Willenegger
Piccin Editore 1993





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