|
|
La scienza e la tecnica
Tra le caratteristiche puculiari della vivacissima civiltà
occidentale c'è senz'altro lo sviluppo della scienza e della tecnica. Senza
addentrarci in complicati excursus storici e filosofici, possiamo rilevare
come, negli ultimi secoli, la scienza e la tecnica abbiano proceduto di
conserto e abbiano inciso profondamente sull'economia, catalizzando quella
che è nota come rivoluzione industriale, l'evento che più di ogni altro ha
determinato il cambiamento epocale che stiamo ancora vivendo. Ancora nel nostro secolo, ai giorni nostri, la vera cultura
non è considerata quella scientifica, guardata con sufficienza, ma quella
umanistica. Lasciamo perdere l'imbarazzo che molte persone anche di
cultura elevata sperimentano nel maneggiare un computer, uno stereo, un fax o
un qualsiasi congegno incorpori un consistente sapere tecnico, ma la ricerca,
per esempio, in Italia langue, priva com'è di un adeguato sostegno
finanziario; le questioni tecnico-scientifiche vengono spesso trascurate,
perché, in fondo, considerate irrilevanti e secondarie, determinando
pericolosi ritardi e approssimazioni. Eppure, se godiamo di un benessere economico ormai
consolidato, lo dobbiamo principalmente alla diffusione e all'impiego della
scienza e della tecnica, che hanno permesso di incrementare la produzione di
beni, di rendere confortevole la vita di ogni giorno, di incrementare le
nostre possibilità di viaggiare, di conoscere, di divertirci. Un'altra obiezione è quella di affermare che la scienza è arida e difficile. E non sarò certo io a negarlo, che davanti ad volume di matematica vengo preso dai sudori freddi. Ma forse è difficile, perché non ci si prende la briga di insegnarla con mezzi adeguati, perché manca una consistente opera di divulgazione, perché non si spiega che un teorema matematico o un esperimento scientifico possiedono una bellezza non inferiore a quella di un capolavoro di Raffaello o un romanzo di Tolstoj. Si dovrebbe diffondere l'idea di gioco e di avventura che
presiede al lavoro scientifico. Nei resoconti degli scienziati, quando si
raccontano in qualche libro o in qualche intervista, non è mai assente la
passione, la meraviglia, l'entusiasmo per aver raggiunto risultati rilevanti
nella propria disciplina, per aver compiuto una scoperta significativa, per
essere venuti a capo di un enigma. Un progresso che dà a volte l'impressione di essere eccessivamente tumultuoso e incalzante. Le nuove scoperte scientifiche e le loro applicazioni pratiche aprono nuove frontiere che a volte inquietano il cittadino comune. Trapianti, cibi transgenici, clonazione sono parole che aprono nuove prospettive, ma inducono anche angoscia in ciascuno di noi. Ma la modernità è questa, fatta di sfide continue, da affrontare con fiducia, sapendo di poter contare sul lumicino della razionalità. E soprattutto, da affrontare informati. Ecco, una cultura scientifica non è necessaria soltanto per partecipare da protagonisti al progresso della propria comunità, ma anche per orientarsi in un mondo in continuo divenire. |
Privacy |
Articolo informazione
Commentare questo articolo:Non sei registratoDevi essere registrato per commentare ISCRIVITI |
Copiare il codice nella pagina web del tuo sito. |
Copyright InfTub.com 2024