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Ogni programma scritto in un qualsiasi linguaggio di programmazione prima di essere eseguito viene sottoposto ad un processo di compilazione o interpretazione (a seconda che si usi un compilatore o un interprete). Lo scopo di questo processo è quello di tradurre il programma originale (codice sorgente) in uno semanticamente equivalente, ma eseguibile su una certa macchina. Il processo di compilazione è suddiviso in più fasi, ciascuna delle quali volta all'acquisizione di opportune informazioni necessarie alla fase successiva.
La prima di queste fasi è nota come analisi lessicale ed ha il compito di riconoscere gli elementi costitutivi del linguaggio sorgente, individuandone anche la categoria lessicale. Ogni linguaggio prevede un certo numero di categor 757e46h ie lessicali e in C++ possiamo distinguere in particolare le seguenti categorie lessicali:
Commenti;
Identificatori;
Parole riservate;
Costanti letterali;
Segni di punteggiatura e operatori;
Analiziamole più in dettaglio.
I commenti, come in qualsiasi altro linguaggio, hanno valore soltanto per il programmatore e vengono
ignorati dal compilatore. È possibile inserirli nel proprio codice in due modi diversi:
1.secondo lo stile C ovvero racchiudendoli tra i simboli /* e */
2.facendoli precedere dal simbolo //
Nel primo caso è considerato commento tutto quello che è compreso tra /* e */, il commento quindi si
può estendere anche su più righe o trovarsi in mezzo al codice:
void Func()
Nel secondo caso, proprio del C++, è invece considerato commento tutto ciò che segue // fino alla fine della linea, ne consegue che non è possibile inserirlo in mezzo al codice o dividerlo su più righe (a meno che anche l'altra riga non cominci con //):
void Func()
Benché esistano due distinti metodi per commentare il codice, non è possibile avere commenti annidati, il primo simbolo tra // e /* determina il tipo di commento che l'analizzatore lessicale si aspetta. Bisogna anche ricordare di separare sempre i caratteri di inizio commento dall'operatore di divisione (simbolo /):
a + c //* commento */ 3
Tutto ciò che segue "a + c" viene interpretato come un commento iniziato da //, è necessario inserire uno spazio tra / e /*.
Gli identificatori sono simboli definiti dal programmatore per riferirsi a cinque diverse categorie di oggetti:
Variabili;
Costanti simboliche;
Etichette;
Tipi definiti dal programmatore;
Funzioni;
Le variabili sono contenitori di valori di un qualche tipo; ogni variabile può contenere un singolo valore che può cambiare nel tempo, il tipo di questo valore viene comunque stabilito una volta per tutte e non può cambiare.
Le costanti simboliche servono ad identificare valori che non cambiano nel tempo, non possono essere considerate dei contenitori, ma solo un nome per un valore.
Una etichetta è un nome il cui compito è quello di identificare una istruzione del programma e sono utilizzate dall'istruzione di salto incondizionato goto.
Un tipo invece, come vedremo meglio in seguito, identifica un insieme di valori e di operazioni definite su questi valori; ogni linguaggio fornisce un certo numero di tipi primitivi (cui è associato un identificatore di tipo predefinito) e dei meccanismi per permettere la costruzione di nuovi tipi (a cui il programmatore deve poter associare un nome) a partire da quelli primitivi.
Infine funzione è il termine che il C++ utilizza per indicare i sottoprogrammi.
Parleremo comunque con maggior dettaglio di variabili, costanti, etichette, tipi e funzioni in seguito.
Un identificatore deve iniziare con una lettera o con underscore _ seguita da un numero qualsiasi di lettere, cifre o underscore; viene fatta distinzione tra lettere maiuscole e lettere minuscole. Benché il linguaggio non preveda un limite alla lunghezza massima di un identificatore, è praticamente impossibile non imporre un limite al numero di caratteri considerati significativi, per cui ogni compilatore distingue gli identificatori in base a un certo numero di caratteri iniziali tralasciando i restanti; il numero di caratteri considerati significativi varia comunque da sistema a sistema.
Ogni linguaggio si riserva delle parole chiave (keywords) il cui significato è prestabilito e che non possono essere utilizzate dal programmatore come identificatori. Il C++ non fa eccezione:
asm |
continue |
float |
new |
signed |
try |
auto |
default |
for |
operator |
sizeof |
typedef |
break |
delete |
friend |
private |
static |
union |
case |
do |
goto |
protected |
struct |
unsigned |
catch |
double |
if |
public |
switch |
virtual |
char |
else |
inline |
register |
template |
void |
class |
enum |
int |
return |
this |
volatile |
const |
extern |
long |
short |
trow |
while |
Sono inoltre considerate parole chiave tutte quelle che iniziano con un doppio underscore __; esse sono riservate per le implementazioni del linguaggio e per le librerie standard e il loro uso da parte del programmatore dovrebbe essere evitato in quanto non sono portabili.
All'interno delle espressioni è possibile inserire direttamente dei valori, questi valori sono detti costanti letterali. La generica costante letterale può essere un carattere racchiuso tra apice singolo, una stringa racchiusa tra doppi apici, un intero o un numero in virgola mobile.
'a' // Costante di tipo carattere
"a" // Stringa di un carattere
"abc" // Ancora una stringa
Un intero può essere:
Una sequenza di cifre decimali, eventualmente con segno;
Uno 0 (zero) seguito da un intero in ottale (base 8);
0x o 0X seguito da un intero in esadecimale (base 16);
Nella rappresentazione in esadecimale, oltre alle cifre decimali, è consentito l'uso delle lettere da "A" a "F" e da "a" a "f".
Il tipo (Vedi tipi di dato) in cui viene convertita la costante intera dipende dalla rappresentazione utilizzata e dal valore:
Base 10: il più piccolo atto a contenerla tra int, long int e unsigned long int
Base 8 o 16: il più piccolo atto a contenerla tra int, unsigned int, long int e unsigned long int
Si può forzare il tipo da utilizzare aggiungendo alla costante un suffisso costituito da u o U, e/o l o L: la lettera U seleziona i tipi unsigned e la L i tipi long; se solo una tra le due lettere viene specificata, viene scelto il più piccolo di quelli atti a contenere il valore e selezionati dal programmatore:
20 // intero in base 10
024 // 20 in base 8
0x14 // 20 in base 16
12ul // forza unsigned long
12l // forza long
12u // forza unsigned
Un valore in virgola mobile è costituito da:
Intero decimale, opzionalmente con segno;
Punto decimale
Frazione decimale;
e o E e un intero decimale con segno;
È possibile omettere uno tra l'intero decimale e la frazione decimale, ma non entrambi. È possibile omettere uno tra il punto decimale e la lettera E (o e) e l'intero decimale con segno, ma non entrambi. L'uso della lettera E indica il ricorso alla notazione scientifica.
Il tipo scelto per rappresentare una costante in virgola mobile è double, se non diversamente specificato utilizzando i suffissi F o f per float, o L o l per long double Esempi:
.0 // 0 in virgola mobile
110E+4 // equivalente a 110 * 10^4 (10 elevato a 4)
.14e-2 // 0.0014
-3.5e+3 // -3500.0
3.5f // forza float
3.4L // forza long double
Alcuni simboli sono utilizzati dal C++ per separare i vari elementi sintattici o lessicali di un programma o come operatori per costruire e manipolare espressioni:
[ ] ( ) + - * / % ! ^ &
| \ ; ' : " < > ? , . ~ =
Anche le seguenti combinazioni di simboli sono operatori:
++ -- -> .* ->* << >> <= >= == != &&
|| += -= *= <<= /= %= &= ^= |= :: >>=
Esamineremo meglio i vari simboli più avanti.
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