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Le memorie di massa
Vengono detti memorie di massa tutti i
supporti (dischi e nastri) su cui vengono registrati dati, documenti e
programmi che si vogliono conservare, sono quindi memorie di massa i floppy, i
CD, gli hard disk, gli zip, ecc.
Lo spazio di memoria, come abbiamo già accennato in precedenza, viene
espresso in Byte (memoria richiesta da un carattere) e multipli.
Multipli del Byte sono:
il KiloByte (KB) pari a 1024 Byte (circa
1000 Byte)
il MegaByte (MB) pari a 1.048.576 Byte (circa un milione di Byte)
il GigaByte (GB) pari a 1.073.741.824 Byte (circa un miliardo di Byte)
e sta cominciando ad affacciarsi all'uso anche:
il TeraByte (TB) pari a 1.099.511.627.776 Byte (circa mille miliardi di Byte)
Nel gergo informatico si usano quasi sempre
i nomi abbreviati di "Kappa", "Mega",
"Giga" e "Tera". Ogni multiplo vale 1024 volte il
precedente (più avanti, nella pagina sui bit e byte verrà spiegato come mai si
usa proprio il fattore 1024 invece della cifra tonda 1000).
Per la cronaca, dopo il Tera viene il PetaByte (PB), ma ancora non si usa
praticamente mai.
I supporti per le memorie di massa si dividono in 4 grandi categorie, vediamo per ognuna di esse i principali rappresentanti:
Dischi magnetici:
Sono dischi sui quali la memorizzazione dei dati avviene magnetizzando la
superficie, tramite un'apposita testina di lettura/scrittura. Sullo stesso
disco i dati possono essere scritti, cancellati e riscritti per un numero
indefinito di volte senza logorare il supporto. I dischi magnetici sono
volatili per natura, un forte campo magnetico è sufficiente a cancellarne
l'intero contenuto in pochi istanti, per questo motivo vanno tenuti distanti
dalle fonti di campo, come trasformatori di potenza o grosse calamite.
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Floppy: Sono i comuni dischetti, possono
contenere fino a 1,44 MByte (dei vecchi modelli, ormai fuori commercio,
potevano contenere solo 720 KB). Sono caratterizzati da una velocità di
lettura/scrittura molto bassa rispetto a quella degli altri dischi. |
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Hard disk: Sono dischi contenuti all'interno
del computer e non sono normalmente estraibili né visibili dall'esterno. I
primi modelli avevano una capacità di pochi MByte, i modelli oggi in
commercio arrivano fino ad alcune decine di GByte, ma escono continuamente
modelli nuovi di capacità sempre maggiore. |
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Zip: Somigliano ai dischetti floppy ma sono un po' più grandi e la forma è un po' diversa. Esistono da 100 e 250 MByte e necessitano di un drive apposito, diverso da quello dei floppy. Sono piuttosto costosi (da circa 10 Euro a circa 25 Euro l'uno, a seconda della capacità). Sia i dischi che i drive Zip vengono prodotti esclusivamente dalla Iomega. |
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LS-120: Introdotti da pochi anni, sono simili agli Zip, ma, a differenza di questi, usano un drive che è in grado di leggere anche i normali floppy. Contengono fino a 120 MByte e costano circa 10 Euro l'uno. Non si sono molto diffusi. |
Dischi ottici:
sono dischi su cui la memorizzazione dei dati avviene "bruciando" con un laser
la superficie, che da lucida diviene così opaca. Normalmente i dati scritti su
un disco ottico non possono più essere cancellati, esistono tuttavia dei dischi
particolari (CD riscrivibili) che consentono la cancellazione e la riscrittura
per un numero comunque limitato di volte (ad ogni cancellazione
la superficie tende a deteriorarsi sempre di più finché non diventa
inutilizzabile).
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CD-ROM (Compact Disk): Sono esattamente gli stessi CD
usati per la musica, la sigla ROM (Read Only Memory) indica il fatto che i
dati, una volta scritti su CD, sono indelebili e potranno essere soltanto
letti. |
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Mini CD: sono CD con diametro ridotto (8 cm) e capacità di 180 MByte o 21 minuti. Sono perfettamente compatibili con i normali lettori CD (eccetto quelli in cui il CD va inserito attraverso una fessura). Esistono in commercio anche le CD Card, dischetti di forma rettangolare (!) grandi all'incirca come una carta di credito e con capacità che va da 30 a 80 MByte. Pare che le case produttrici ci stiano prendendo gusto: qualcuna ha addirittura annunciato il lancio di CD card a forma di cuore e di nuvoletta! |
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| DVD (Digital Versatile Disk):
Esteriormente sono in tutto simili ai CD-ROM, ma possono contenere da 9 a 17
GByte (cioè fino a 25 volte la capacità di un normale CD). Sono usati da
alcuni anni soprattutto per i film digitali, tuttavia possono benissimo
contenere anche i normali dati come i CD-ROM; il problema è che lo standard
dei DVD ancora non è stato definito del tutto, comunque a partire dall'estate
2001 si trovano in commercio i primi masterizzatori per DVD ad un prezzo
abbordabile (circa 700 Euro). |
Dischi magneto-ottici:
sono dischi a supporto magnetico, su cui però la scrittura dei dati può
avvenire solo dopo un forte riscaldamento della superficie con un fascio laser.
A temperatura ambiente i dischi magneto-ottici non sono sensibili ai campi
magnetici e questo li mette al riparo dalle cancellazioni accidentali. I dischi
magneto-ottici esistono in numerosi modelli, con capacità che arriva fino ad
alcuni GByte, e richiedono la presenza di un apposito drive. Furono messi in
commercio nella seconda metà degli anni '80, prima dell'avvento dei CD-ROM, ma non
hanno mai preso campo, sia per il costo eccessivo (soprattutto del drive), sia
per la contemporanea affermazione degli hard disk e dei CD. Rimangono in uso
solo in alcuni sistemi dove è richiesto il frequente salvataggio di una grande
quantità di dati in condizioni di sicurezza (per es. nelle banche).
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MOD (Magneto Optical Disk), o
semplicemente "MO": ne esistono di tre misure: 3,5' (come i
floppy), 5,25' e 12'. La capacità cresce con le dimensioni. Il prezzo parte
da 5 Euro (per i più piccoli), mentre il costo dei drive va da
350 Euro in su. |
Nastri magnetici:
Vengono usati dagli amministratori di grandi sistemi di computer per creare
periodicamente copie (Backup) del contenuto degli hard disk, in modo da salvare
i dati qualora se ne guastasse uno. La lettura/scrittura è però molto lenta
(può richiedere alcune ore), per questo l'operazione di backup viene lanciata
tipicamente durante la notte.
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DAT (Digital Audio Tape): Può
contenere alcune decine di GByte. È a forma di cassetta, un Po' più grande e
tozza di una cassetta audio. |
Una quinta categoria di supporti di memoria era costituita da schede perforate e nastri perforati, che però sono caduti completamente in disuso già da alcuni decenni. Si trattava di cartoncini o nastri di carta sui quali i bit venivano rappresentati con fori presenti/assenti. Erano estremamente scomodi da usare, lenti e ingombranti. Sparirono del tutto con l'avvento dei primi floppy e ormai sono considerati articoli da museo della scienza.
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