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Complemento di abbondanza indica: ciò di cui una persona animale o cosa abbonda
Complemento di privazione indica: ciò di cui una persona animale o cosa è priva,
manca.
Es.: L'isola abbonda d'oro
Era fornito di singolari virtù
La sua vita era priva di soddisfazioni
Il poverello aveva bisogno di pane
Es.: L'isola abbonda d'oro
Auro insula abundat
L'isola è carente di frumento
Frumento caret insula
Complemento di agente e di causa efficiente.
Complemento di agente indica:
l'essere animato (persona o animale) da cui viene compiuta l'azione in
frasi di forma passiva.
Complemento di causa efficiente indica:
l'essere animato, la cosa da cui viene compiuta l'azione in frasi di
forma passiva.
Queste due complementi in italiano sono introdotti dalla preposizione
"da" . Rispondono alla domanda: "da chi?"(= agente)"da che cosa?"(= cau=
sa efficiente)
esempio: il corvo fu ucciso dal cacciatore (agente)
un toro fu sbranato dal leone (agente)
fu colpito da una tegola (causa efficiente)
In latino:
il complemento d'agente si traduce con a o ab + ablativo
esempio: taurus laniatus est a leone
un toro fu sbranato dal leone
il complemento di causa efficiente si traduce con l'ablativo semplice
esempio: ictus est petra
fu colpito da una tegola
Complemento di allontanamento o di privazione.
Indica la persona, animale o cosa da cui ci si allontana, ci si distac=
ca, ci si differenzia.
Si ha in dipendenza di verbi che significano allontanare, cacciare, al=
lontanarsi, astenersi, liberare, separare, dividere ecc.
Può dipendere anche da sostantivi e aggettivi derivati dagli stessi verbi
di cui sopra, come allontanamento, separazione, divisione ecc.
In italiano questo complemento è preceduto dalle proposizioni " da, dal,
dalle, dagli " etc.
esempio: tieniti lontano dalle cattive compagnie
è difficile distinguere il vero dal falso
astenetevi dal bere
in latino:
quando si riferisce a nomi di cosa si traduce con l'ablativo semplice
o preceduto da " a, ab, e, ex, de "
quando si riferisce a nomi di persona si traduce con l'ablativo preceduto
da "a, ab".
Complemento di argomento.
Serve ad indicare di quale animale, persona o cosa si scrive o si parla.
In italiano è precedu 737h74h to dalle preposizioni " di, su " o dalle locuzioni
" intorno a, riguardo a, a proposito di, circa " etc.
Risponde alla domanda: " a proposito di chi? A proposito di che cosa?
Su quale argomento? "
Esempio: discutevamo di letteratura
scrisse un libro sugli animali
non ho deciso nulla circa la partenza
riguardo alla villeggiatura non so che fare
in latino si traduce con de + ablativo
esempio: Cicero librum de senectute scripsit
Cicerone scrisse un libro sulla vecchiaia
nota bene: il titolo di un libro o di un racconto si può tradurre anche
col nominativo.
Attributo
è un aggettivo che si unisce direttamente al nome al quale è riferito.
Serve ad attribuire al nome una qualità.
Esempio: il mulo è un animale ostinato
Il mio cane è un cocker.
Apposizione
è un sostantivo che si pone immediatamente prima o dopo di un altro so =
stantivo, per meglio qualificarlo, specificandone una qualità, una con =
dizione, una caratteristica.
Esempio: il filosofo Socrate non lasciò scritti
Adone, giovane splendido, fu amato da Venere
nota bene: in italiano l'apposizione può essere preceduta da locuzioni
e preposizioni come: " da, per, come, in qualità di "
esempio.: Cicerone, da fanciullo, giocava molto
mio zio, in qualità di ambasciatore, viaggia spesso.
Complemento di causa
serve a indicare la ragione o il motivo per cui si compie o si subisce l'azione.
In italiano è introdotto dalle preposizioni " per, a, di, da, con "
e dalle locuzioni " a causa di, a motivo di ecc."
risponde alla domanda: " a causa di che cosa? A causa di chi? "
Esempio: la morte per fame è atroce
l'animo del padrone ardeva d'ira
scoppio dalla curiosità di sapere tutto
con questo rumore non si riesce a dormire
a causa della malattia era pallidissimo
alla mia domanda ammutolì
In latino il complemento di causa viene tradotto con l'ablativo semplice oppure
con ob o propter + accusativo.
Esempio: a causa della sua superbia era odiato da tutti
superbia sua (ob superbiam suam, propter superbiam suam) omnibus invisus
erat
Complemento di compagnia e di unione
il complemento di compagnia serve a indicare la persona o animale "insieme - con" cui si compie o si riceve
l'azione espressa dal verbo.
In italiano è introdotto dalla preposizione " con " o dalle locuzioni
" insieme - con, insieme a, in compagnia di... "
Risponde alla domanda " in compagnia di chi? Insieme a chi? Con chi? "
Esempio: Piero passeggia col babbo
esce sempre insieme al cane
Il complemento di unione serva indicare la cosa "insieme - con" cui si compie o si riceve l'azione espressa dal verbo.
Esempio: esco con lo zaino
passeggia con un vestito nero
In latino il complemento di compagnia e il complemento di unione si traducono con
cum + ablativo
esempio: Piero passeggia col babbo
Petrus deambulat cum patre
passeggia con un vestito nero
deambulat cum veste nigra
Complemento di denominazione
è rappresentato da un nome solo che specifica o il nome geografico precedente
(come città, villaggio, isola, penisola, monte, lago ecc.) o i sostantivi (mese, nome, soprannome ecc.)
In italiano è precedu 737h74h to dalla preposizione " di". Esempio: l'isola di Lesbo fu patria di Saffo
il mese di febbraio è freddo
in latino il complemento di denominazione va nello stesso caso del nome da cui dipende.
Esempio: la città di Roma è bella
urbs Roma pulchra est
attenzione: il complemento di denominazione non va confuso col complemento di
specificazione.
Determinazioni di luogo
sono 4 e sono definite dal significato del verbo o del sostantivo da cui dipendo=
no.
1) stato in luogo
2) moto a luogo
3) moto da luogo
4) moto per luogo
Complemento di stato in luogo
indica il luogo reale o figurato entro cui una persona, un animale o una cosa si trova, compie o subisce l'azione.
In italiano è rappresentato da un sostantivo preceduto dalle preposizioni " in,
a, su, sopra, tra, dentro... ".
Dipende da verbi o sostantivi che indicano quiete (come "stare, essere")domicilio, sede.
Risponde alla domanda:" dove? In quale luogo? "
Esempio: un candido cigno sta nella vasca del giardino
Giovanni Pascoli visse a Bologna
Sulla torre è stato acceso il fuoco
Si trovò in grave imbarazzo
In latino si traduce con in + ablativo.
PERO': i nomi propri di città, piccole isole, villaggi, vogliono l'ablativo semplice, tranne i sostantivi della prima e seconda declinazione singolari, che vanno in genitivo (genitivo locativo).
Es: habito Romae (Roma, ae, sing.,I decl.)
habito Mediolani (Mediolanum, i, sing., II decl.
habito Syracusis (Syracusae, arum, pl., I decl.)
habito Carthagine (Carthago, inis, sing. III decl.)
Complemento di moto a luogo
indica il luogo reale o figurato verso cui si va o ci si dirige.
In italiano è rappresentato da un sostantivo preceduto da preposizioni come "a,
in, per, da, verso... ".
Dipende da verbi o sostantivi che indicano un movimento a, come " andare, veni=
re, partire, andata, partenza, arrivo".
Risponde alla domanda: " dove? Verso quale luogo? "
Esempio: Giovanni precipitò in mare
arrivarono tardi a casa
verremo tutti da te
partì per l' Africa orientale
in latino si traduce con in (ingresso) o ad (avvicinamento) + accusativo, tranne
con i nomi propri di città, piccole isole, villaggi: in questi casi si usa
l'accusativo semplice.
Esempio: vengo in città
in urbem venio
vengo da te
ad te venio
vengo a Roma
Romam venio
Complemento di moto da luogo
indica il luogo reale o figurato dal quale ci si muove o ci si allontana.
In italiano è rappresentato da un sostantivo preceduto dalle preposizioni " da,
di", dipende da verbi o sostantivi che indicano movimento e partenza come " par=
tire, uscire, ritornare, fuga, partenza, uscita".
Risponde alla domanda: " da dove? Da quale luogo? "
Esempio: una volpe sbucò fuori dalla tana
mi è caduto il bicchiere di mano
in latino si traduce con a, ab, e, ex, de + ablativo, tranne con i nomi propri
di città, piccole isole e villaggi: in questi casi si usa l'ablativo semplice.
Esempio: vengo da Roma
Roma venio
Complemento di moto per luogo
indica il luogo reale o figurato attraverso il quale avviene il passaggio o il movimento.
In italiano è costituito da un sostantivo preceduto dalle preposizioni " per, attraverso, da ".
Dipende da verbi o sostantivi che indicano movimento e partenza come " partire, uscire, tornare, ritornare, fuga, partenza, uscita.
Risponde alla domanda:" per dove? Attraverso quale luogo? "
Esempio: tornò a casa per la via più breve
Annibale scese in Italia attraverso le Alpi
sono passato da Porta Orientale
In latino si traduce con per + accusativo, anche con i nomi propri di città, piccole isole e villaggi, ma va in ablativo semplice se il passaggio è obbligato.
Complemento di materia
serve a indicare di quale sostanza è composto o fabbricato un determinato oggetto.
Risponde alla domanda: " di quale materia? In quale materia? "
In italiano è precedu 737h74h to dalle preposizioni " di, in ".
Esempio: il falegname costruisce armadi di noce
ammirate la statuetta di Nettuno in bronzo
il complemento di materia può essere anche figurato
esempio: i capelli d'oro
il cuore di pietra
di latino si traduce con e, ex, de + ablativo o con l'aggettivo corrispondente
esempio: le colonne di marmo
columnae ex marmore, columnae marmoreae
Complemento di mezzo o strumento
indica la persona, l'animale o la cosa mediante la quale si compie una
determinata azione.
Risponde alla domanda: " per mezzo di chi? Per mezzo di che cosa? ".
In italiano è introdotto dalle preposizioni " con, per, di, a, in " o dalle
locuzioni " mediante, per mezzo di...'
esempio: il cocchiere incita i cavalli con la frusta
il serpente fu ucciso a bastonate
certi popoli si nutrono di carne e di latte
sono arrivato in treno
il pacco è stato spedito per posta
gli antichi spedivano le lettere per mezzo di corrieri
Sono da considerare complementi di mezzo quelli introdotti:
a) dalla preposizione "a" nelle espressioni come: barca a motore, sedia a rotel=
le, lampada a gas, barca a vela, lavoro a mano ecc.
b) da locuzioni come "grazie a"
esempio: grazie alla dieta ho perso peso
In latino si traduce:
1) in ablativo semplice quando è rappresentato da animale o cosa
2) con per + accusativo quando rappresentato da persona
esempio: il cocchiere incita i cavalli con la frusta
auriga flagello incitat equos
gli antichi spedivano le lettere per mezzo di corrieri
antiqui litteras per tabellarios mittebant
Complemento di modo o maniera
indica in quale maniera si compie l'azione espressa dal verbo.
Risponde alla domanda: " in che modo? "
In italiano è precedu 737h74h to dalle preposizioni " con, a, di, in "
Es.: Giovanni pregava a mani giunte
mi accolsero con cortesia
partirono in fretta
arrivò di corsa
cammina a testa alta
in latino è rappresentato dal solo sostantivo e si traduce con cum + ablativo.
Se il sostantivo è accompagnato dall'attributo si traduce o in ablativo semplice
o in ablativo con cum frapposto.
Esempio: legati cum silentio auditi sunt
gli ambasciatori furono ascoltati in silenzio
milites magna cum virtute pugnaverunt
i soldati combatterono con grande valore
è l'elemento della proposizione destinatario diretto dell'azione compiuta dal soggetto. Per tale motivo è detto anche " complemento diretto ".
Esempio: la guardia insegue il ladro
il contadino ara la terra
Ha due caratteristiche:
1) non è mai preceduto da preposizione
nota bene: a volte è preceduto dal partitivo, che non ha funzione di preposizione.
Esempio: ho comprato dei giornali = alcuni giornali
2) può diventare il soggetto della frase resa passivo
esempio: Mario (soggetto) incontra la maestra (complemento oggetto)
la maestra (soggetto) viene incontrata da Mario
in latino si traduce con l'accusativo.
indica, in senso reale o figurato, da chi o da che cosa una persona, animale o
cosa trae la sua origine.
Dipende da verbi che indicano origine, provenienza come " nascere, derivare, discendere, provenire " oppure da sostantivi come " nascita, origine, discen=
denza... " preceduti dalle preposizioni " da, di... "
risponde alla domanda: " di che origine? Di che provenienza? "
Esempio: era nato da ottima famiglia
Il Po nasce dal Monviso
dall'ira provengono molti mali
In latino si traduce o con ablativo semplice o con " a, ab, e, ex, de " + ablativo
esempio: un uomo nato da ottima famiglia
vir nobili genere natus
dall'ira provengono molti mali
ex ira multa mala proveniunt
indica la persona, la cosa, l'animale con cui un'altra è messa a confronto.
Il confronto può essere:
1) di maggioranza
2) di minoranza
3) di uguaglianza
il primo elemento è detto primo termine di paragone, il secondo viene detto secon=
do termine di paragone.
Esempio: il pino è più alto del ciliegio
il pino = soggetto = I termine di paragone
è più alto = predicato nominale con aggettivo di maggioranza
del ciliegio = complemento di paragone, II termine
N.B.: " del ciliegio " risponde alla domanda " di chi? di che cosa "
per cui ci può sembrare di essere di fronte ad un complemento di specificazione. Per capire se si tratta di un secondo termine di confronto mi debbo fare la domanda: " in confronto a chi? In confronto a cosa? "
Esempio: il topo è meno furbo del gatto
Luigi è tanto goloso quanto Antonio
il cervo è veloce come il cavallo
l'oro è più prezioso dell'argento
In latino: il complemento di paragone dopo un comparativo di maggioranza o minoranza si traduce con quam + il caso del primo termine e, se il primo termine
è in nominativo, accusativo o vocativo, si può rendere con l'ablativo semplice.
esempio:l'oro è più prezioso dell'argento
aurum est pretiosum quam argentum
aurum est pretiosum quam argento
Dopo un comparativo di uguaglianza di complemento di paragone in latino si rende con quam (o ut) e il caso del primo termine.
Esempio:il cervo è veloce come il cavallo
cervus est tam velox quam equus
è una forma particolare del complemento di specificazione.
È espresso da un sostantivo che indica un insieme di persone, animali o cose, di cui l'aggettivo e il pro nome che lo regge indica una parte. È rappresentato da
un sostantivo preceduto dalle preposizioni " di, tra, fra... ".
Risponde alla domanda: " tra chi? tra che cosa? "
Si ha in dipendenza da:
1) aggettivi numerali come " 1, 2, n. 100, molti, parecchi, diversi... "
esempio: delle pecore, tre si erano allontanate = fra le pecore, tre si erano
allontanate
delle pecore, fra le pecore = complemento partitivo
esempio: molti di questi alberi furono piantati da me
2) pronomi (indefiniti, interrogativi...) come " nessuno, qualcuno, chi?... "
esempio: qualcuno dei ragazzi ha rotto il vetro
chi di voi ha parlato?
3) aggettivi di grado superlativo relativo, come " i più grandi dei, il più bel=
lo dei... "
esempio: il più caro degli amici, vale un tesoro
in latino il complemento partitivo va in genitivo o in ablativo + e, ex.
Esempio: Romolo fu uno dei 7 re di Roma
Romulus unus fuit ex septem regibus Romae
è un sostantivo un aggettivo che si riferisce al soggetto e precisa il senso del predicato verbale.
Esempio: il re tornò cieco
Dante morì esule
(se ci pensi bene, vedi che qui il predicato verbale mi induce a farmi la doman=
da: " come tornò? Come morì? "
Spesso il complemento predicativo del soggetto è preceduto da " a, da, per, in, come, quale, in conto di, in qualità di "
esempio: tu fosti scelto come mediatore
mio fratello è stato assunto in qualità d'ispettore
in latino il complemento predicativo del soggetto va in caso nominativo.
Esempio: Socrate fu giudicato sapiente
Socrates iudicatus est sapiens
Bisogna fare attenzione a non confondere il complemento predicativo con l'attributo!
Esempio: il figlio malato tornò a casa
malato è attributo, perchè specifica la condizione del figlio, ovvero del nome
cui è unito.
Il figlio tornò a casa malato
in questo caso malato è complemento predicativo del soggetto perché specifica il verbo tornare, risponde cioè alla domanda "come tornò? ".
è un aggettivo o sostantivo che grammaticalmente si riferisce al complemento oggetto, ma logicamente modifica o completa il senso del predicato verbale,
cioè del verbo transitivo attivo che regge tale complemento oggetto.
Esempio: i romani soprannominarono Scipione l'Africano
l'oracolo giudicò Socrate sapiente
l'occasione fa l'uomo ladro
in latino il complemento predicativo dell'oggetto è tradotto con l'accusativo.
Il complemento predic. dell'oggetto si ha con:
1) i verbi appellativi: chiamare, dire, denominare
2) i verbi elettivi: eleggere, proclamare
3) i verbi estimativi: stimare ritenere
4) i verbi effettivi: fare, ridurre, rendere
N.B.: questi verbi se attivi = complemento predicativo dell'oggetto
se passivi = complemento predicativo del soggetto.
Esempio: i romani elessero Cincinnato dittatore (compl. pred. dell'ogg.)
Cincinnato fu eletto dittatore dai romani (compl. pred. del sogg.)
è una delle forme particolari del complemento di specificazione.
Indica le qualità fisiche o morali, le proprietà caratteristiche di una persona, animale o cosa.
In italiano: e' rappresentato da un sostantivo accompagnato solitamente da un
agg. e preceduto dalle preposizioni "di, da, con".
Es.: Era un uomo di grande ingegno
Era un bel ragazzo con gli occhi celesti
Era un vecchio dalla barba lunga
Si considerano compl. di qualità anche le determinazioni di peso, misura, età, numero etc.
Es.: una flotta di ventisette navi
Un giovane di diciotto anni
Un masso di settanta chili
In latino il compl. di qualità:
nelle determinazioni di peso, misura, età e quando esprime qualità morali si tra=
duce col genitivo
quando esprime qualità fisiche (statura, colore etc.) va in ablativo
Es.: Una fossa di quindici piedi = Fossa quindecim pedum
Un vecchio dalla barba incolta = Senex incolta barba
Indica il rapporto o la relazione di reciprocità che intercorre tra persone, animali, cose.
In italiano: è rappresentato da un sostantivo o un pronome preceduto dalle prep. "tra, fra".
NON VA CONFUSO COL COMPLEMENTO PARTITIVO!!!
Es.: Tra Anna e Alberto non scorre buon sangue
In latino: si traduce con inter + acc.
Es.: Tra i romani e i cartaginesi nacque la guerra
Inter Romanos et Carthaginienses bellum ortum est.
Complemento di specificazione.
In italiano è rappresentato da un sostantivo o da qualsiasi parte del discorso sostantivata, e serve a determinare o specificare il concetto del nome da cui dipende.
Risponde alla domanda: " di chi? Di che cosa? "
Es.: ho una gran voglia di viaggiare
ho scoperto una nidiata di uccellini
quell'uomo è avido di denaro
mi rivolse una sfilza di perché
In latino: va nel caso genitivo
es.: lingua est saepe causa discordiarum
la lingua è spesso causa di discordie
ogni azione o avvenimento può essere considerato nel tempo sotto un duplice aspetto:
1) l'epoca, il momento, la data del suo compimento, in risposta alla domanda " quando? "
Tale aspetto si rende con il complemento di tempo determinato
2) la durata del suo svolgimento, in risposta alla domanda " per quanto tempo? "
Questo secondo aspetto si esprime con il compl. di tempo continuato o indetermi=
nato.
Tempo determinato.
Indica l'epoca, il momento o la data in cui è accaduto, accade o accadrà un fatto. Risponde alla domanda " quando? "
Es.: in autunno i contadini raccolgono l'uva
le messi maturano d'estate
mi svegliai alle 5
la sera cessa ogni lavoro
il mese prossimo cambieremo casa
in latino si traduce con l'ablativo semplice
es.: in autunno i contadini raccolgono uva
autumno agricolae legunt uvam
Tempo continuato (o indeterminato).
Indica per quanto tempo è durata, dura o durerà un'azione. In italiano è costitui=
to da un sostantivo o un verbo preceduti dalla preposizione " per ".
Risponde alla domanda: " per quanto tempo? "
Es.: per vent'anni non si ebbero più notizie di lui
febbraio dura 28 giorni
In latino va in accusativo con o senza per.
Es.: combatterono per molte ore
(Per)multas horas pugnaverunt
Complemento di termine.
Indica la persona, animale o cosa verso cui va a terminare l'azione espressa dal verbo.
In italiano è introdotto dalla preposizione " a " semplice o articolata.
Risponde alla domanda: " a chi?, a che cosa? "
Es.: il fattore dà la biada al cavallo
non recare molestie alle persone
la morte è simile al sonno
in latino il complemento di termine va in caso dativo.
Complemento di vocazione.
Non è un vero e proprio complemento: serve per indicare la persona, la cosa, l'animale a cui rivolgiamo discorso.
Risulta spesso compreso tra due virgole, può essere o non essere preceduto dalla preposizione "o".
Es.: oggi, amici, ho perduto un giorno
o romani, onorate gli dei
In latino si traduce col vocativo
es.: o auriga, incita i cavalli
auriga, exita equos.
Complemento di esclamazione.
È rappresentato dalla cosa, animale o persona per cui si prova un moto di pietà, sdegno, meraviglia ecc.
es.: povero me! Se avessi usato maggiore prudenza!
Che ridere, non riesco a trattenermi.
In latino va nel caso accusativo.
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