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TECNLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI
RELAZIONE
NOME : Bianchi Fanciulli Paolo |
CLASSE :3 ^ A |
A.S. : 2005/2006 |
ES N° : 1 |
TEMA DELL' ESERCITAZIONE :
CONTROLLO DELLA SCALA GRADUATA DI UN CALIBRO VENTESIMALE A CORSOIO
SCHEMA DELL'ESERCITAZIONE :
VALORI RILEVATI
N ° |
Quote nominali |
Quote nominali in mm ( G ) |
Misure relative ( M ) |
Errore assoluto ( Ea ) |
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23+11/20 111c28b |
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In mm
STRUMENTI E ATTREZZI :
STRUMENTO DI MISURA:
Attrezzo o strumento che serve per misurare e indicare il valore di una grandezza fisica
MISURA:
Indicazione quantitativa di una grandezza in relazione a una opportuna unità di misura. Ogni misurazione comporta un confronto con un riferimento noto, di conseguenza non può essere considerata completa se non comprende l'indicazione della sua incertezza, o il suo grado di affidabilità. L'incertezza deriva sia da effetti casuali, che si manifestano come variazioni dei risultati ottenuti ripetendo una misurazione, sia da effetti sistematici, in un certo senso intrinseci al procedimento usato, che quindi non variano durante la misurazione, ma che possono comunque essere causa di errori rilevanti. Mentre gli effetti casuali e l'errore che ne deriva possono essere ridotti con l'applicazione di tecniche statistiche, gli effetti sistematici devono essere studiati e valutati in sede di misurazione e devono essere sempre indicati esplicitamente come parte del risultato. Se l'errore casuale è piccolo la misura si dice precisa, ossia definita entro limiti ristretti; se sia l'errore casuale sia quello sistematico sono piccoli, allora la misura è accurata, cioè vicina al valore reale della grandezza in esame.
ERRORI:
In fisica e nelle scienze sperimentali in genere,è la differenza tra il valore rilevato e il valore vero di una grandezza misurata. Esistono due tipi di errore: quello accidentale e quello sistematico. Il primo occorre senza regole fisse, a causa di fattori imprevedibili, influenzando la misura ora per eccesso, ora per difetto. Il secondo può dipendere da un malfunzionamento dello strumento di misura, da un errore di taratura o da un'irregolarità nel procedimento stesso della misura, e ha la caratteristica di occorrere sempre nello stesso senso (o sempre per eccesso, o sempre per difetto)e se conosciuto può essere corretto. Esistono poi gli errori di insensibilità : dipendono dal limite presentato dagli strumenti (errori strumentali oggettivi ) o dall' operatore (errori soggettivi ) non possono essere corretti perché non si verificano sempre allo stesso modo.
Prendendo in considerazione il rapporto tra errore e misura , si può avere un' altra classificazione degli errori :
ERRORE ASSOLUTO (Ea) : E' la differenza tra la misura M , fornita dallo strumento e interpretata dall' operatore , e il valore teorico della grandezza G
Ea = M - G
ERRORA ASSOLUTO MEDIO (Eam) : E' la differenza tra il valore medio delle letture (M1+M2+...Mn) effettuate , e il valore teorico G delle misure effettuate
Eam = (M1+M2+....Mn) / n -G
ERRORE RELATIVO (Er) : E' il rapporto tra l' ERRORE ASSOLUTO e il valore teorico G della grandezza misurata
Er = Ea / G = ( M-G ) / G
ERRORE RELATIVO PERCENTUALE (Er % ) : E' l' ERRORE RELATIVO moltiplicato per cento
Er % = Er · 100
BLOCCHETTI JOHANSSON :
In officina per eseguire operazioni di collaudo , azzeramento , taratura e controllo di precisione di uno strumento si possono usare blocchetti di riscontro pianoparalleli detti anche BLOCCHETTI JOHANSSON. Essi sono dei parallelepipedi costruiti in acciaio speciale o in materiali ceramici con due superfici opposte rigorosamente piane e parallele distanti fra loro di una grandezza definita ed incisa su una superficie. I blocchetti inoltre devono avere ottime caratteristiche di indeformabilità , alta resistenza a corrosione ed usura e autoaderenza. Nonostante siano realizzati con la massima precisione in base alle tolleranze di lavorazione vengono classificati nel seguente modo :
CLASSE DI PRECISIONE |
SCOSTAMENTO LIMITE IN µ SULLA LUNGHEZZA NOMINALE L |
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± (
0.05 + |
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±
(0.1 + |
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±
(0.2 + |
|
±
(0.4 + |
CARATTERISTICHE DEL CALIBRO :
Strumento usato nelle lavorazioni meccaniche per la misurazione diretta (calibro a corsoio) o indiretta (calibro fisso) di piccole dimensioni lineari o circolari.
Il più noto calibro a corsoio è costituito da un'asta, graduata in millimetri e in pollici, fissa, sulla quale scorre una parte mobile (corsoio) provvista di nonio ventesimale (che permette di eseguire misurazioni precise al ventesimo di millimetro). Le due parti recano quattro espansioni laterali, opposte e corrispondenti, due che si avvicinano per le misurazioni di esterni e due che si allontanano per quelle di interni. La parte scorrevole si prolunga in basso con un'asticella per le misurazioni di profondità.
I calibri fissi differiscono fra loro a seconda del tipo di superficie di cui devono controllare la corrispondenza a dimensioni prefissate: a forcella per esterni, a barretta per interni, a tampone per fori circolari, ad anello per esterni cilindrici. Sono detti "passa non passa" i calibri fissi per il controllo della tolleranza dimensionale: da una parte (passa) verificano la dimensione minima degli esterni (e la massima per gli interni) e dall'altra (non passa) l'inverso.
TEORIA DEL NONIO :
Il nonio è un dispositivo che aumenta la precisione di lettura della scala graduata di uno strumento di misura, ad esempio un calibro a corsoio. È costituito da una piccola scala graduata, scorrevole lungo la scala principale, tale che n sue divisioni equivalgano a n - 1 divisioni dello strumento. Così, 10 (o 20) divisioni di un nonio decimale (o ventesimale) corrispondono a 9 (o a 19) divisioni della scala principale. La lettura si esegue sommando alle unità della scala principale corrispondenti allo 0 del nonio i decimi (o i ventesimi) corrispondenti alla divisione del nonio che coincide con una divisione della scala principale.
(N-1)/N + α =1
α = 1 - (N-1)/N = 1- (10-1)/10 = 1/10 sensibilità dello strumento
TIPI DI NONIO :
NONIO DECIMALE :
Nel nonio decimale si hanno nove divisioni sull' asta graduata divise in dieci parti sulla scala ausiliaria
= 1/n =1/10 =0.1 mm
NONIO VENTESIMALE :
Nel nonio ventesimale si hanno diciannove divisioni sull' asta graduata divise in venti parti nella scala ausiliaria
=1/n =1/20 =
NONIO CINQUANTESIMALE :
Nel nonio cinquantesimale si hanno quarantanove divisioni sull' asta graduata divise in cinquanta parti nella scala ausiliaria
=1/n =1/50 =0.02 mm
La differenza tra questi tre noni consiste nella capacità di apprezzare frazioni sempre più piccole di decimi di millimetro. Oltre i due centesimi di millimetro l' occhio non è più in grado di distinguere l' allineamento dei tratti;inoltre anche gli errori di misura risulterebbero superiori a questo valore.
APPROSSIMAZIONI :
Nei calcoli delle misure è necessario avere un
corretto criterio di approssimazione specie se si utilizza una calcolatrice.
Tale criterio può essere, ad esempio, quello che impone la riduzione del numero
delle cifre a quelle dette " cifre significative ".Ad esempio,
dovendo misurare la densità di un corpo avente m =
CONSIDERAZIONI PERSONALI :
Pur essendo un ottimo strumento di misura , il
calibro a corsoio non può rilevare misure inferiori a
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